L'Ecomuseo Adda di Leonardo da Vinci è un ecomuseo che segue il corso del fiume Adda, dai comuni di Imbersago e Villa d'Adda a nord, fino al comune di Cassano d'Adda a sud, lungo un percorso interamente ciclo-pedonale di 21 Km all'interno del Parco Adda nord, tra le province di Lecco, Bergamo, Monza e Milano. Lo scopo del museo è la valorizzazione del locale patrimonio naturalistico, ingegneristico, architettonico e storico, con particolare attenzione alle testimonianze del passaggio di Leonardo da Vinci, che in queste zone compì diversi studi in campo idraulico, durante il suo periodo milanese al servizio di Ludovico il Moro.
Il museo vanta la presenza di un sito inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità, nonché di diversi capolavori di archeologia industriale italiana tuttora funzionanti e di alcune fortificazioni militari che testimoniano l'importanza strategica rivestita dall'Adda, storico confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia.
Il museo è a cielo aperto comprende:
Santuario della Rocchetta
Diga di Robbiate
Naviglio di Paderno
Tre Corni
Lo Stallazzo
Centrale Taccani
Naviglio Martesana
Riviera di Vaprio d'Adda
Diga di S. Anna
Ruotone di Groppello (porta sud)
Oggi vi voglio parlare del Santuario della Madonna della Rocchetta, che si erge sulla cima di un picco roccioso che divide il fiume Adda dal Naviglio di Paderno. La sua edificazione, voluta dal possidente e medico milanese Beltrando da Cornate, proprietario di molte terre fra cui la zona della Rocchetta, risale al 1386, anno di inizio anche della costruzione del Duomo di Milano cui Beltrando aveva donato ingenti somme.
Il piccolo tempio fu costruito sulle rovine di un'antica rocca, databili fra il V e il IX secolo d.C., alla chiesa furono annessi dei locali per ospitare una piccola comunità monastica. Nel 1389 Beltrando dona l'intero complesso ai frati eremiti Agostiniani del convento di San Marco di Milano. Purtroppo la vita solitaria all'interno del monastero durò poco; nei primi decenni del XV secolo con l’inizio della guerra fra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, l’Adda divenne teatro di molte battaglie. La Rocchetta fu occupata dai soldati milanesi che dall’alto potevano controllare meglio le mosse dei nemici. I frati dovettero abbandonare il convento e si recarono nei paesi vicini ad aiutare le chiese locali. Con la sconfitta dei milanesi a Maclodio (BS) nel 1428 l'Adda divenne il confine fra i due Stati belligeranti, situazione confermata poi con la “Pace di Lodi” del 9 aprile 1454.
Nel 1517 tutto il complesso venne definitivamente incorporato nel convento di San Marco di Milano. Nel 1796 la Lombardia viene occupata dai francesi sotto la guida di Napoleone Bonaparte che nel 1797 sopprime molti ordini religiosi, fra i quali anche il convento di San Marco di Milano, tutti i loro beni verranno confiscati e venduti ai privati.
Verso la metà del 1800 i nuovi proprietari donano quanto rimasto del monastero alla Chiesa di Porto d'Adda, che è frazione del comune e annessa alla parrocchia di Cornate d'Adda. Dal XIX secolo la chiesa subì diversi restauri, ma solo nel 1991 per opera degli “Amici della Rocchetta” la chiesa ritornò al suo umile splendore.
Ogni anno, il lunedì dopo la domenica di Pasqua è la festa della Madonna della Rocchetta, andare fin lì a piedi è una tappa annuale che fin da piccola con i miei cugini, a piedi o in bicicletta, compio.
La meravigliosa vista che si gode dal piazzale della chiesa sul selvaggio panorama, giustifica la faticosa salita dei 168 gradini della scalinata, ma ciò che più gratifica gli amanti del tempo passato è il rintocco struggente e remoto della piccola campana che richiama i fedeli alla preghiera.