Il castello di Bianello si colloca sul secondo colle a partire da levante dei quattro colli che danno il nome a Quattro Castella.
Ebbene si, se vi affacciate dal piccolo piazzale prima di entrare nel castello, nelle giornate limpide riuscirete a vedere ben 3 castelli, o rocche, parti di castelli che sono rimaste ancora in piedi.
Si tratta dei castelli di Montevetro, castello di monte luccio e il castello di montezane.
Per una bella camminata nel verde, raggiungere il castello di Bianello è quello che fa per voi: all'entrata del cancello vi si presenterà davanti questo viale immenso in salita da dove partirà un percorso sterrato nel bosco. In circa 20 minuti sarete ai piedi del castello.
Se invece non siete temerari potrete percorrere la strada in 5 minuti in macchina e lasciarla nel parcheggio del ristorante e fare l'ultimo pezzo a piedi.
Scarpe comode miraccomando.
Il castello di Bianello è l'unico castello dei quattro di cui vi parlavo prima che ha mantenuto la struttura ben conservata. La sua costruzione certa risale al 1044 circa quando venne acquistato da Beatrice di Lorena mamma di Matilde di Canossa.
Castello amato dalla Contessa Matilde che passava qui parecchio del suo tempo, quando non era occupata a controllare i suoi vasti possedimenti.
Al suo interno potrete trovare molte ricostruzioni di mobili e sale, niente è originale se non la struttura del castello, che a dirla tutta da lontano non lo sembra ma ha pur sempre quel fascino di palazzo su una collina, che domina la pianura sottostante.
Proprio qui è dove nel 1111 è stata incoronata Matilde di Canossa col titolo di Vicaria Imperiale in Italia.
Alla morte di Matilde che avvenne senza eredi il castello passò in feudo alla famiglia dei da Canossa ai quali rimase fino all'estinzione della casata nel 1700. passò sotto la famiglia degli Este, agli Estensi e successivamente a varie famiglie private fino all'inizio degli anni 2000 che passò al comune di Quattro Castella.
Il castello si colloca all'interno del parco naturalistico di circa 1 milione 500 mila metri quadrati.
Al suo interno è presente un oasi per la tutela della flora e della fauna e tra le particolarità della vegetazione spicca una specie di pino silvestre vero e proprio relitto dell'era glaciale circondato da 25 specie di fiori classificate come rare e preziose.
Si possono osservare parecchie specie di uccelli, rettili, anfibi tra cui il tritone crestato a rischio di estinzione. Numerosi anche i mammiferi come il capriolo o lo scoiattolo, il tasso che è la mascotte dell'oasi, cinghiali, ghiri e ricci in abbondanza. Non vi resta che esplorare alla ricerca di questi animali.
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