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Immagine del redattoreIlaria Scotti

Gita a Casina e al Castello di Sarzano

Aggiornamento: 6 gen 2020


Di castelli e fortezze l'Emilia Romagna ne è piena, il mio obiettivo è di vederle tutte; oggi vi porto in un piccolo paesino sulle colline reggiane con vista Pietra di Bismantova: ci troviamo infatti a Casina, piccolo paesino a 1 ora da Reggio Emilia e a circa 20 minuti da Castelnuovo Monti.

Qui si trova il piccolo Castello di Sarzano caratterizzato da varie storie di regine e marchesi, assalti e ricostruzioni. Sarzano è un castello che spicca in un borgo, con una chiesa, una locanda, ricco di storie e racconti. Iniziamo il viaggio dentro questo castello che risale all'epoca del IX e XI secolo e dominò fin da subito la conca di Casina, il paese alle sue spalle. Venne costruito in una posizione molto strategica: posto sopra la strada Parma - Lucca, una delle strade più importanti in Italia in epoca medioevale che permise il passaggio di pellegrini merci e messaggeri.

Il castello venne comprato dal fondatore della stirpe dei Canossa e fu uno dei tanti feudi della dinastia, fino alla morte della contessa Matilde.

Dopo la morte di quest' ultima il castello passò in mano dei monaci di S. Apollonio di Canossa, poi al comune di Reggio Emilia e agli Este. Durante questi periodi il castello venne danneggiato pesantemente e ricostruito.

Alla fine del 1700 ripassò sotto le mani del comune di Reggio Emilia e alla fine del 1900 passò sotto il comune di Casina fino ai giorni nostri, facendo in modo che il castello venne ricostruito rispettando le sue originali forme e storie.

Il castello inizialmente aveva due cinta murarie: la prima è possibile percorrerla tutt'ora, visto che è la strada che porta al borgo e che comprende la chiesa e vari edifici abitativi. La seconda invece si trova nella parte piu alta del colle che comprende il cortile e il mastio col ponte levatoio da cui si entra nel castello.

Appena entrati sulla destra si trova un piccolo scavo archeologico che mette in luce una piccola chiesa risalente al XIII secolo.

Salite sulla torre e dopo una scala ripidissima si arriva in cima alla torre dove è possibile ammirare il verde delle colline reggiane. Da qui si può scorgere anche la meravigliosa Pietra di Bismantova di cui ho già parlato tempo fa qui sul blog

Dopo questa bella scampagnata nel verde circondati da storia canossiana un bell'erbazzone e gnocco fritto non fa male.

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