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Immagine del redattoreIlaria Scotti

Cosa vedere nella città del tricolore: Reggio Emilia.

Aggiornamento: 6 gen 2020


La storia della bandiera italiana nasce proprio qui, a Reggio Emilia, era il 7 gennaio 1797 quando i rappresentanti di Bologna, Modena, Reggio e Ferrara, liberate dai francesi, proclamarono il tricolore rosso, bianco e verde come vessillo della neonata repubblica cispadana.

Ugo Foscolo definì Reggio “città animatrice d'Italia” e i reggiani “primi veri italiani e liberi Cittadini”.

Ma cosa vedere a Reggio Emilia?

  • La Basilica della Ghiara, capolavoro del primo seicento, lega le sue origini alle tradizioni di un uomo sordomuto che fu miracolato mente pregava davanti ad un’immagine di una madonna affrescata in una nicchia e oggi ricordata in una lapide a sinistra del tempio.

Appena viene varcata la soglia si ha la sorpresa: intorno e sopra la testa si apre lo straordinario ciclo di affreschi del 600 emiliano. All'interno sono presenti musei della basilica con la sala dei paramenti sacri e i tessuti dal XVI.

Il centro storico di Reggio Emilia è tutto un susseguirsi di vicoli e vie per poi aprirsi su piazze.

  • piazza San Prospero, la più caratteristica della città sede ancora oggi del tradizionale mercato (martedì e venerdì mattina), dove si trova la chiesa di San Prospero. Antica Chiesa consacrata nel 997 e dedicata al Vescovo Prospero, proclamato Santo protettore della città. Fu ricostruita interamente nel XV secolo, la facciata è del XVIII secolo. L'interno della Basilica è a tre navate a croce latina con cupola. All'interno si può ammirare il ciclo di affreschi di Camillo Procaccini (artista bolognese) che raffigura il "Giudizio Universale".

  • Piazza Prampolini: Chiamata anche piazza duomo o piazza grande viene contrapposta alla piazza piccola (piazza san prospero di cui vi ho parlato prima). La piazza fu intitolata inizialmente a Vittorio Emanuele II e dopo il 1945 fu dedicata al socialista reggiano Camillo Prampolini.

Questa piazza è collegata a Piazza San Prospero da Vicolo Broletto, un passaggio voltato ottenuto nel 1488 dall'apertura del muro dell'orto dei Canonici. Sopra all'arcata d'ingresso su Piazza Prampolini si può leggere l'iscrizione settecentesca che recita: “Stat regensium fides nulla sub aevo interora” (Resiste la fedeltà dei reggiani, mai perirà in nessuna epoca).

In questa piazza si possono trovare il municipio e il duomo che fu eretto sulla base di una costruzione romana alla fine del 900. Sul portale principale sono poste due statue di ispirazione michelangiolesca, raffiguranti Adamo ed Eva, opera di Prospero Sogari detto Il Clemente. Al di sopra della facciata si trova una grande statua cinquecentesca in bronzo dorato della Madonna con Gesù Bambino.

Gli interni della chiesa sono formati da tre navate a croce latina, con arcate; al centro della struttura è presente una grande cupola; due cupole minori sono invece situate nelle cappelle absidali, le cappelle sono: cappella Brami, la cappella Toschi, la cappella Rangone, la cappella del Santissimo Sacramento, la cappella Fiordibelli e la cappella dei Notai.

  • piazza Fontanesi: è una delle più caratteristiche piazze della città, molto animata la sera da piccoli locali e ogni sabato mattina ospita i banchi del mercato contadino. Costruita verso la fine del 1700, alla fine del secolo successivo fu intitolata al pittore reggiano Antonio Fontanesi e vennero piantumati gli alberi ad alto fusto che la caratterizzano tuttora.

  • piazza della vittoria: In origine su quest'area si affacciava la antica Cittadella, sede del potere militare cittadino, demolita nella metà del 1800 e sostituita dal Parco del Popolo, polmone verde della città. Precedentemente conosciuta come Piazza d'Armi, cambiò il suo nome alla fine della seconda guerra mondiale.

Su questa piazza si affaccia il Teatro Valli, costruito nella metà del 1800, presenta una facciata neoclassica in marmo, con colonne tuscaniche al piano terra e paraste ioniche al primo piano. Qui vengono ospitati stagioni liriche, concertistiche e pure dei balletti.

Sempre nella stessa piazza, quasi adiacente, si trova il Teatro Ariosto che si affaccia sul Parco del Popolo. Intitolato al poeta locale Ludovico Ariosto, venne eretto nel 1878, In origine era definito "Teatro di Cittadella" poiché sorgeva presso l'antico baluardo difensivo voluto dai Gonzaga (alla fine del 1339) durante il loro dominio a Reggio Emilia, oggi è il secondo teatro cittadino, ospita principalmente spettacoli di prosa.

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