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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

Pisa in 24 ore.

Aggiornamento: 1 giu 2020

Una delle leggende accreditate alla città di Pisa riguarda la sua fondazione. Difatti sarebbe stata fondata dal costruttore del cavallo di troia, Epeios, al ritorno dalla guerra. Il nome Pisa farebbe riferimento al mondo greco; infatti è ben nota nell'antichità un'omonima città del Peloponneso.

Pronti ad esplorare una delle città più famose in Italia e nel mondo per il suo patrimonio? Partiamo.

Piazza dei Miracoli. Fate Attenzione! In questa piazza sarete assaliti da un forte torcicollo: difatti tra cattedrale, battistero e torre sono presenti sulle facciate e non solo, tantissime colonne e dettagli su capitelli ricchi di rappresentazioni che vi lasceranno senza fiato.

Attraversiamo uno dei più famosi luoghi al mondo. Si entra dalla Porta Santa Maria Pisa, che costeggia le mura. Dalle tre arcate si può già avere una visuale su quello che ci aspetta all'interno. Il primo step è il Battistero di San Giovanni, che è uno dei battisteri più grandi d'Italia e venne costruito intorno alla metà del 1100. La costruzione è interamente in marmo bianco, a pianta circolare.

Proprio attaccato, a pochi passi dal battistero, si innalza il Duomo, con la sua facciata bianca, ricca di arcate e travi, anche loro bianche ricche di numerosi particolari. I lavori di costruzione iniziarono circa 100 anni prima del battistero dove vennero apportati ampliamenti con il passare degli anni fino ad arrivare alla struttura che abbiamo ora. Sulla facciata ci sono diverse iscrizioni che ricordanti i costruttori e celebrano la potenza navale pisana, ricordando una serie di vittorie della città su Palermo, Messina e Sardegna.

Uscendo dalla cattedrale ci avviciniamo sempre più al simbolo di questa piazza: la torre pendente. Il campanile della cattedrale, fu costruito in circa due secoli e dati i vari cedimenti del terreno, i lavori furono interrotti al terzo piano della torre. Dopo circa 100 anni i lavori ripresero e vennero costruiti altre 3 piani incurvati nel senso opposto, nel tentativo di raddrizzarla, ma la cosa non andò a buon fine e la torre si inclinò ancora di più. Alta 57 metri, ha un’inclinazione di 4,8 gradi rispetto all'asse verticale.

Appena saliti, all'inizio sembra di essere un po' ubriachi, con la labirintite, ma dopo un po' passa.

Si raggiunge la cima attraverso una scala circolare, gradoni in marmo molto scivolosi, che ti danno ancora di più la sensazione di stare per cadere. Man mano che si sale si ha una vista su Pisa da un lato e sulla piazza dei miracoli dall'altro. Vi consiglio di raggiungere anche l'ultimissimo piano della torre dove sono presenti le 7 campane e di aspettare o mezzogiorno o l'inizio delle messe nel Duomo e godervi lo spettacolo sinfonico di queste campane (magari allontanatevi delle campane in modo tale non diventare completamente sordi, non lo vorrei mai).


Ma siamo a Roma e o Pisa? Sul lato sinistro della torre si estende un giardino inglese ben curato dove si nota una lupa capitolina, che rispetto ai monumenti che ha attorno è minuscola. La Lupa, il simbolo di Roma con Romolo e Remo. Venne installata al tempo fascista per la visita di Mussolini nella città.

Di fianco, un po' più grande, troviamo un’altra statua che a primo impatto non si capisce quale il suo significato. Si tratta di un angelo caduto. L'opera, realizzata da Igor Mitoraj, rappresenta un angelo mutilato: Icaro, caduto probabilmente dalla torre a simboleggiare quegli eroi perdenti, cari allo scultore. L'ho trovato molto interessante e pur essendo arte contemporanea non stona con gli altri monumenti donando un ulteriore fascino a questa meravigliosa piazza.

Sul lato nord della piazza si trova il Camposanto monumentale costruito nella metà del 1200. Secondo la tradizione si racconta che venne usata la “terra santa” trasportata da navi di ritorno dal Golgota dopo la seconda Crociata. Qui dovevano essere messi sarcofagi e tombe attorno alla cattedrale, l'esterno è bianco in marmo, e richiama l'architettura della piazza e l'interno è circondata da portici che danno su questo giardino (se vogliamo chiamarlo tale).

Proseguendo per i vicoletti, ricchi di colori e finestrelle, si arriva a Piazza dei Cavalieri che per importanza, è la seconda piazza di Pisa. Vi consiglio di entrare dal porticato del palazzo dell'orologio avendo così una vista magnifica della piazza. L'edificio che vi si presenta davanti è la scuola superiore normale, scuola superiore universitaria più importante d'Italia, nata sotto il decreto napoleonico all'inizio dell'1800.

Oltre a questo, nella piazza si trova la Torre della Muda e il Palazzo dell'Orologio: come narrato nella divina commedia nell'antica torre si dice fosse imprigionato il nipote di Ugolino della Gherardesca con nipoti e figli che poco prima di morire lo pregarono di cibarsi delle lori carni: da quel momento divenne la Torre della Fame.

Uscendo dalla piazza, si possono attraversare vari vicoli tra cui Borgo Stretto, uno dei più caratteristici vicoli di Pisa. Proseguendo dritti si raggiunge Piazza Garibaldi che al mio arrivo era coloratissima, grazie alle varie bancarelle piene di fiori, narcisi e tulipani.

Si arriva al Ponte di Mezzo da dove si possono ammirare due lungarni più importanti della città: Paciotti e Gambacorti. Percorrendo queste vie potrete ammirare edifici di varie epoche storiche ma anche di colori pastello ed altri sgargianti, come il Palazzo Blu.

Percorrendo lungarno Gambacorti, prima di un incrocio, si trova una piccolissima e particolarissima chiesetta in stile gotico, Santa Maria della Spina, costruita intorno al 1200. Il nome “della Spina” deriva dal fatto che venne conservata una spina della corona di Gesù al suo interno. L'edificio ha subito parecchi restauri e addirittura spostamenti data la vicinanza al fiume per il cedimento del terreno.

Questa città la trovo molto colorata, dagli edifici storici nei vicoletti, agli edifici sul lungarno, fino ad arrivare questo particolare Murales, creato da Keith Haring.

Piccolo consiglio su dove alloggiare: Hotel Villa Primavera, a circa 10 minuti a piedi da Piazza dei Miracoli, tranquillo, economico e colazione super.

Assolutamente andare a mangiare all'Antica Trattoria Da Bruno, a 5 minuti da Piazza dei Miracoli. Piatti tipici senza farsi mancare i cantucci e vin santo, in pieno stile toscano.

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