Attraversiamo uno dei più famosi luoghi al mondo. Si entra dalla porta Santa Maria Pisa, che costeggia le mura. Dalle tre arcate si può già avere una visuale su quello che ci aspetta all'interno. Il primo stop è il Battistero di San Giovanni, che se ci fate bene caso anche lui pende leggermente verso la cattedrale. È uno dei battisteri più grandi d'Italia e venne costruito intorno alla metà del 1100. Inizialmente ,stando a vari progetti, doveva essere molto più grande ma a guardalo bene è già immenso di suo e mi chiedo dove sarebbero voluti arrivare. La costruzione è interamente in marmo bianco, a pianta circolare.
Attenzione. In questa piazza sarete assaliti da un forte torcicollo: difatti tra cattedrale, battistero e torre sono presenti sulle facciate e non solo, tantissime colonne e dettagli su capitelli ricchi di rappresentazioni che vi lasceranno senza fiato.
A pochi passi dal Battistero si innalza il Duomo, con la sua facciata bianca, ricca di arcate e travi, anche loro bianche con numerosi particolari. I lavori di costruzione iniziarono circa 100 anni prima del Battistero dove vennero apportati ampliamenti con il passare degli anni fino ad arrivare alla struttura che abbiamo ora.
Sulla facciata ci sono diverse iscrizioni che ricordano i costruttori e celebrano la potenza navale pisana, ricordando una serie di vittorie della città su Palermo, Messina e in Sardegna.
Inizialmente i fedeli entravano dalla porta di San Ranieri, ora porta secondaria scampata ad un incendio intorno al 1200 che distrusse parte della Cattedrale. Ingresso un po' più piccolo ma anche lui ricco di particolari. Parlando di porte, quella principale che si trova sulla facciata, è interamente in bronzo e ha un’impronta molto occidentale decorata da 24 raffigurazioni, sei delle quali rappresentano la natività.
Uscendo dalla cattedrale ci avviciniamo sempre più al simbolo di questa piazza: La torre pendente. Il campanile della cattedrale fu costruito in circa due secoli. Dati i vari cedimenti del terreno i lavori furono interrotti al terzo piano della torre. Dopo circa 100 anni i lavori ripresero e vennero costruiti altre tre piani incurvati nel senso apposto, nel tentativo di raddrizzare la torre, cosa che non andò a buon fine facendo cosi inclinare ancora di più la torre. Alta 57 metri, ha un’inclinazione di 4,8 gradi rispetto all'asse verticale.
Una cosa buffa di questa torre è che al suo interno è un cilindro vuoto. Salirci sopra è qualcosa di magnifico. All'inizio sembra di essere un po' ubriachi, con la labirintite, ma dopo un po' passa. Si raggiunge la cima attraverso una scala circolare, fatta di gradoni in marmo molto scivolosi, che ti danno ancora di più la sensazione di stare per cadere. Man mano che si sale si ha una vista su Pisa da un lato e sulla Piazza dei Miracoli dall'altro. Vi consiglio di raggiungere anche l'ultimissimo piano della torre dove sono presenti le 7 campane (Assunta (la più grande, che pesa 3620 kg), Crocifisso, San Ranieri, Dal Pozzo, Pasquereccia, Terza, Vespruccio) e di aspettare o mezzogiorno o l'inizio delle messe nel Duomo e godervi lo spettacolo sinfonico delle campane (magari allontanatevi delle campane in modo tale non diventare completamente sordi, non lo vorrei mai).
Ma siamo a Roma o Pisa? Sul lato sinistro della torre si estende un giardino inglese ben curato dove si nota una lupa capitolina (che rispetto ai monumenti che ha attorno è minuscola) che rappresenta la lupa, simbolo di Roma, con Romolo e Remo. Venne installata al tempo fascista per la visita di Mussolini nella città.
Vicino, un po' più grande, si trova un'altra statua che a primo impatto non si capisce il suo significato. Si tratta di un angelo caduto, opera realizzata da Igor Mitoraj che rappresenta un angelo mutilato: Icaro, caduto probabilmente dalla torre a simboleggiare quegli eroi perdenti cari allo scultore. L'ho trovato molto interessante e pur essendo arte contemporanea non stona con gli altri monumenti donando un ulteriore fascino a questa meravigliosa piazza.
Sul lato nord della piazza si trova il Camposanto Monumentale costruito nella metà del 1200. Secondo la tradizione si racconta che venne usata la “terra santa” trasportata da navi di ritorno dal Golgota dopo la seconda Crociata. Qui dovevano essere messi sarcofagi e tombe attorno alla cattedrale. L'esterno è bianco in marmo, e richiama l'architettura della piazza e l'interno è circondato da portici che danno su questo giardino (se vogliamo chiamarlo tale).
Ma Pisa non è solo Piazza dei Miracoli. Pronti a perdervi per i lungarni, vicoli, piazzette e edifici colorati? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!