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Immagine del redattoreIlaria Scotti

Castello del Buonconsiglio a Trento

Aggiornamento: 14 mag 2020


Il Castello del Buonconsiglio fa parte di un gruppo di castelli del Trentino Alto Adige che comprendono: Castel Beseno, Castello di Thun, Castello di Stenico e il Castello di Caldes.

Si trova in centro città, quindi non su una collina o immerso nel verde; dalle finestre della torretta che porta alla bellissima Torre Aquila, si può godere di un panorama mozzafiato: dai campanili delle chiese di Trento alle montagne trentine tutte verdi o bianche, in base alla stagione in cui la visitate.

La parte principale e di maggiore attrazione del castello è Torre dell'Aquila con il ciclo delle stagioni. Il castello è possibile visitarlo in totale autonomia, girando per i vari giardini e riposandosi sotto le logge, aspettando la visita guidata alla Torre Aquila, dove però non è possibile scattare foto.

Il castello fu residenza dei principi vescovi di Trento e fu uno dei luoghi del Concilio di Trento che si svolse dal 1545 al 1563 e, oltre al castello, i luoghi protagonisti furono anche la Cattedrale di San Vigilio e la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Il Castello del Buonconsiglio è composto da una serie di edifici di diversa epoca racchiusi in una cinta muraria: il più antico è Castelvecchio, edificato intorno all'inizio del '200 ed è il primo blocco che si nota appena si entra nella cinta muraria prima di andare in cassa per acquistare il biglietto.

Castelvecchio aveva in origine la funzione di roccaforte militare ed è dominato da una torre cilindrica detta Torre d'Augusto e da un balconcino-loggia in stile gotico-veneziano dove si può salire e ammirare il giardinetto e le montagne in lontananza: colonne in pietra rosa, capitelli in pietra bianca scolpiti a foglie e motivi figurati.

Da qui è possibile riconoscere i principali monumenti di Trento: la Cattedrale con il vicino Palazzo Pretorio e la Torre Civica merlata e l’alto campanile romanico di Santa Maria Maggiore.

Nello stesso piano della Loggia si aprono varie sale con pareti affrescate dove vengono raffigurati vari vescovi o persone famose dell'epoca come Pietro Virgilio Thun, ultimo Principe Vescovo di Trento (1776-1800). Periodicamente sono presenti anche delle varie mostre che raccontano la storia delle zone limitrofe e vari laboratori.

Nei pressi di Castelvecchio si trova Torre Aquila, dove è affrescato il Ciclo dei Mesi, che rappresenta uno dei documenti figurativi più rari e preziosi sul come si svolgeva la vita intorno alla fine del '300. Si passa attraverso un percorso da una torre all'altra del castello fino ad arrivare a Torre Aquila e si rimane una ventina di minuti con la testa all'insù ad ammirare ed ascoltare la descrizione dei dipinti della guida.

Nel ciclo vengono rappresentati gli svaghi dei nobili, il lavoro dei contadini impegnati nei campi secondo l'alternarsi delle stagioni. Si nota anche come cambiano le stagioni, dal paesaggio spoglio e innevato dei primi mesi dell'anno, alla fioritura e vegetazione della primavera, fino ai mesi estivi, culmine della raccolta del grano alle foglie che formano dei tappeti a terra nei mesi autunnali.

Uscita da Torre Aquila ho passato una decina di minuti in totale relax ad ammirare un angolo dove mi è sembrato davvero di stare in un pezzo di Alhambra a Granada. Il Cortile dei Leoni è situato al primo piano del castello e chiuso a tre lati dove, su uno di questi, è posizionata la fontana cinquecentesca in cui dominano due leoni in pietra. Nel quarto lato si trova la Loggia del Romanino, nome derivante dal pittore che la dipinse. Sono rimasta ammaliata da tutta questa bellezza: questo castello mi ha provocato parecchio torcicollo, dopo aver tenuto la testa all'insù nella Torre Aquila, anche questa loggia non scherza.

Al centro del soffitto si trova Fetonte (che viene chiamato anche Febo dalla maggior parte degli autori, figlio di Apollo) sul carro del sole trainato da cavalli in una corsa verso il cielo; ai lati si trovano il sole e la luna. Nelle altre parti di loggia sono presenti scene bibliche, mitologiche e di storia romana: Venere e Cupido, Dalila e Sansone per citarne alcune.

Uscendo da questo luogo che credo sia incantato come ogni castello che visito, si passa attraverso il verde giardino: da quel che si legge e si vede delle illustrazioni attorno al palazzo, rimane ben poco dell'architettura originaria. In questa bellissima area verde si trovano una grossa varietà di piante ornamentali e davvero molto profumate.

Questo castello è stato per me una sorpresa, l'esterno è davvero imponente e io adoro i castelli cosi (ok forse adoro ogni tipo di castello possibile ed immaginabile, li adoro tutti). Seppur non essendoci al suo interno nessun mobilio datato ma solo affreschi e architetture particolari, ha attirato molto la mia attenzione per la sua struttura e vi consiglio vivamente di andare a vederlo per ammirare Torre Aquila.


Ed ora pronti ad uscire da qui: dove si va? Si sale dopo Trento, in una città che ho adorato per i mille colori, curiosi?

ps. vi parlerò anche di un lago super instagrammabile


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