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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

Visita al Castello di Fontanellato.

Aggiornamento: 3 mag 2020

Come avrete ben capito dalle foto che posto sui miei social, sono un amante dei castelli. In Emilia Romagna, chiamati Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, sono infiniti (circa 25). Uno dei primi a cui ho fatto visita è il Castello di Fontanellato o Rocca Sanvitale che sorge al centro di un borgo considerato fra I Borghi più belli d'Italia, in provincia di Parma.

Il Castello è un maniero di epoca medioevale interamente circondato da fossato che rende ancora di più il luogo caratteristico. Il castello è interamente arredato e si può compiere un giro guidato di circa un’ora per ammirare le meraviglie al suo interno.

Con la descrizione della guida ammirando le stanze e immaginandosi di vivere all’epoca dei fatti, sembra di vedere i fantasmi dei Conti aggirarsi nelle stanze: la sala da pranzo con i suoi servizi di piatti in bella vista e i suoi dipinti di nature morte, la camera da letto perfettamente conservata con mobili e letto intagliato, soffitti meravigliosi con travature o con cassettoni profondi e decoratissimi.


Il gioiello più importante è la sala di Diana e Atteone, una piccola sala completamente affrescata dal Parmigianino che si è cimentato in questa opera a soli 20 anni. Mantenuta ancora originale, è stata più volte studiata: vista come una sala da bagno con cui ben si sposa il tema del "bagno di Diana", oppure legata agli interessi alchemici di Galeazzo Sanvitale. Gli affreschi di Fontanellato sono oggi tra le opere più famose del Rinascimento e raccontano la storia di Diana e Atteone, o almeno così riportano tutti gli scritti di storia dell'arte.

Una camera che mi ha impressionato è stata la "stanza delle mappe", stanza che contiene circa 288 mappe dell’epoca. Appena usciti da questa area del castello si trova un piccolo giardino di fiori ricavato nel XIX secolo sul terrazzo del lato sud-ovest abbattendo alcuni blocchi di edifici contenenti vani accessori. La spianata, utilizzata come spazio per il passeggio dei conti Sanvitale, era originariamente coltivata con fiori ed erbe aromatiche. Ristrutturato interamente nel 2003, lo stretto e lungo spazio verde è attraversato da un vialetto centrale in ghiaia, affiancato da aiuole ricche di ortensie, piante di lavanda e altre essenze a fioritura costante in primavera e in estate.

E che dire della camera ottica? Una rarità, ultimo punto della visita guidata ma non meno importante. Consiste in una stanza oscura, organizzata con uno schermo, e la riflessione della luce attraverso lenti a prismi con la quale i conti spiavano la vita del borgo e risulta essere una sorta di videocamera di sorveglianza. Geniale e Unica.

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