Ho vissuto la maggior parte delle mie giornate a Bergamo per circa 4 anni, ho studiato qui ed è un posto di cui non mi stanco mai: tornare è sempre bello. Ho avuto la fortuna di studiare in due strutture diverse, collocate in differenti parti della città e questo ha fatto si che vedessi tutti gli angoli di Bergamo e dei piccoli quartieri che ne fanno parte.
Il nome di Bergamo deriva da Bèrghem, che significa "insediamento sul colle”, sul quale molte popolazioni si stabilirono a partire dal II millennio a.C.. Le vicende storico-politiche della città hanno visto il susseguirsi della dominazione romana, delle signorie medioevali, di Venezia, di Napoleone e degli austriaci. Infine l’Unità d’Italia, sancita dall’impegno di Garibaldi, che proprio a Bergamo trovò molti dei mille volenterosi che lo seguirono con spirito patriottico.
La città dei Mille si divide in due parti: città Alta e la città Bassa. La Città Alta è ormai divenuta l’icona di Bergamo, scrigno di gioielli architettonici unici al mondo, sede di musei e pinacoteche, vicoli e negozi antichi, ristoranti caratteristici e botteghe, che convive perfettamente con la Città Bassa, dove la moda e il design, la vita mondana e l'imprenditoria la fanno da padroni.
Ma partiamo dalla città bassa. Appena arrivati dalla stazione dei treni o dei bus e percorrendo questo immenso vialone si arriva a Porta Nuova, dove troviamo una delle chiese della città bassa: la Chiesa Di Santa Maria Immacolata delle Grazie. Qui dove ora sorge la chiesa, si trovava la chiesa del convento francescano fondata da San Bernardino nel 1422.
La risistemazione del centro città operata alla metà del XIX secolo per permettere l'apertura del viale che conduce alla stazione, comportò la demolizione dell'antica chiesa; ora dell'antico complesso si conservano solo il chiostro e molte delle opere d'arte che ora adornano la nuova chiesa. Nella chiesa attuale, edificata tra il 1857 e il 1875 in stile neoclassico, si trova penso uno dei più bei dipinti di tutta Bergamo bassa: la Gloria di Maria dipinta nella cupola della chiesa.
Il centro di Bergamo Bassa, che una volta ospitava il complesso della fiera, si compone di tutti gli edifici che si affacciano su Piazza Vittorio Veneto e Piazza Dante: due sedi bancarie, la Torre dei Caduti, il Tribunale, la Camera di Commercio, gallerie commerciali coperte e i portici del Sentierone.
Il Sentierone, Realizzato nel 1620 sul tracciato di un sentiero selciato che collegava i borghi commerciali di S. Antonio a ovest e di S. Leonardo a est, venne sistemato nel 1762 e interamente lastricato nell’Ottocento.
Da più di due secoli rappresenta la tradizionale passeggiata domenicale dei bergamaschi. Ancora oggi lungo il Sentierone si alternano piccole fiere, esposizioni, manifestazioni pubbliche e commerciali. Sempre nella città bassa, una via laterale a Porta Nuova troviamo via XX settembre: luogo di ritrovo e svago per i bergamaschi piena di negozi e bar.
Parlando di Bergamo, non si può non dedicare anche solo qualche riga al Donizetti e al suo teatro che, costruito alla fine del settecento, è stato intitolato al grande compositore bergamasco che si è sempre distinto per le produzioni liriche, tanto da venir inserito nel ristretto cerchio dei teatri lirici di tradizione. Il teatro ospita un'affermata e seguitissima stagione di prosa e di teatro contemporaneo. Fuori dal teatro c’è una bellissima fontana dove ci si può riposare per due minuti (ma solo due) prima di riprendere il giro della città.
Proseguendo per Porta Nuova e dirigendosi verso Città Alta, la si può raggiungere in due modi: attraverso un sentiero che arriva proprio sotto le mura (lo consiglio se volete farvi una passeggiata nel verde e fare attività fisica). Arrivando all’ultimo gradino si inizia ad intravede già la porta principale: Porta S. Giacomo, che prende il nome da un’antica chiesa demolita al tempo della costruzione delle Mura.
Il secondo e il più semplice modo per raggiungere Città Alta, è prendendo la Funicolare. La prima corsa della funicolare di Bergamo avvenne alla fine del 1800, i due binari presentano lunghezze diverse, pari a 240 e 234 rispettivamente per le vie di corsa destra e sinistra. Il dislivello coperto è pari a 85 metri, con una pendenza massima del 52%. Appena usciti dalla cabina della funicolare ci troviamo proprio nel cuore di Città Alta.
Vero e proprio gioiello dell'architettura rinascimentale, Piazza Vecchia costituisce il "salotto" di Bergamo ed è gelosamente preservata dal traffico. Fu progettata e costruita nel XV secolo e la si può considerare il primo passo verso la costituzione della Città Alta. Al centro di essa si trova Fontana del Contarini: in origine, la fontana era formata da un bacino circondato da leoni, ma è stata parzialmente rifatta verso la metà dell’Ottocento. In quest’occasione, una delle due sfingi da cui esce il getto d’acqua che ricade nella conca fu sostituita, perché assai malridotta: la sfinge che si vede oggi non è quindi originale.
Sulla piazza si affaccia il palazzo della Ragione, sede della biblioteca civica Angelo Mai, edificato intorno alla fine del 1100, mantenne il ruolo di centro politico cittadino fin dalla sua costruzione (con l'arrivo della Repubblica di Venezia venne utilizzato quasi esclusivamente come luogo dove si amministrava la giustizia, da qui "Palazzo della Ragione").
Il pian terreno di questo palazzo ha un porticato con arcate dove ci si può riparare dal sole (o dalla pioggia come mi è a volte successo,) scattare delle foto e ammirare il Palazzo del Podestà e la Torre Civica (o Campanone).
Il palazzo venne costruito alla fine del XII secolo dalla famiglia Suardi, che poi lo mise a disposizione della città. Divenne luogo di residenza del Podestà, il governatore forestiero che, in carica per sei mesi, venne chiamato a reggere il comune. La Torre Civica invece è da sempre uno dei simboli della città. Fu costruita come torre gentilizia, ma ben presto divenne sede del Podestà.
Furono aggiunte le campane che servivano per chiamare a raccolta i cittadini, specialmente nei momenti di pubblica calamità o momenti di raccolta. In ricordo di questi momenti storici, ogni sera alle 22, la campana suona 100 rintocchi.
Proseguendo si arriva al Duomo di Bergamo, che all’esterno non è nulla di particolare, ma all’interno racchiude un'imponente cattedrale circondata da affreschi. Intitolato a Sant’Alessandro, patrono di Bergamo, è stato costruito intorno alla metà del XV secolo sul vecchio scheletro della chiesa di San Vincenzo.
All’ esterno, proprio attaccata alla cattedrale, è presente il battistero che ha una pianta ottagonale e venne costruito prima della cattedrale stessa. Al suo interno contiene una fonte battesimale.
Sempre nella stessa piazza troviamo la Chiesa Santa Maria Maggiore che reputo la chiesa più bella di Bergamo. Secondo la leggenda la chiesa venne edificata perché la Madonna proteggesse Bergamo dalla peste che colpì il nord Italia intorno al 1100. L’esterno è in stile romanico ed è possibile accedervi attraverso due porte: la porta settentrionale è detta ‘’porta dei leoni rossi’’ che è la porta principale, e la porta del lato meridionale è detta ‘’porta dei leoni bianchi’’.
L’interno è composto da tre navate, circondate da arazzi e affreschi in stile barocco che lasciano senza parole, si potrebbe passare un intera giornata ad ammirarli. Una leggenda dice che era usanza dei cittadini lasciare nella Basilica i propri beni mobili, come cassapanche, difatti al suo interno vicino agli arazzi ne è pieno.
Attaccata alla basilica è presente la cappella Colleoni, voluta da Bartolomeo Colleoni come suo mausoleo: sorge al posto della sagrestia della Basilica Santa Maria Maggiore, demolita intorno al 1400 per far spazio al mausoleo, suscitando tra il popolo la questione se sia stato un atto di arroganza del Colleoni, stanco delle lunghe pratiche burocratiche che ritardavano l'inizio dei lavori, o sia avvenuto con l'accordo degli amministratori della chiesa. Monumento forse bizzarro, ricco di decorazioni e simboli difficili da decifrare, affascina e sconcerta. Lascia l'impressione di non aver capito molto cosa Colleoni volesse dire con questo monumento funebre insomma.
Ultimo giro in città Alta, vi consiglio di fare aperitivo aspettando il tramonto, da ammirare rigorosamente sulle mura; molto suggestivo è anche ammirare le piccole lucine che si vedono al calar del sole, che sembrano un presepe. Da poco le Mura di Città Alta sono state dichiarate patrimonio dell'UNESCO e ne vado abbastanza fiera avendoci passato molti pomeriggi dopo scuola o semplicemente domeniche con amici a passeggiare tra questo meraviglioso paesaggio.