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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

6 cose da non perdere a Gent

Aggiornamento: 18 mag 2020


Devo dire che Gent è molto, ma infinitamente molto meno turistica di Bruges e Bruxelles.

Anche qui ci sono canali e negozi di cioccolato, waffle, bici ed edifici antichi con campanili dove ammirare la città, ma a differenza delle altre due, è tutto più tranquillo.

La si può raggiungere tranquillamente in treno da Bruxelles in circa 40 minuti, oppure come ho fatto io, col mio tour organizzato da Bruxelles City Tour che dalla capitale belga ti porta alla scoperta di Bruges e Gent in giornata.


Gand o Gent, chiamatela come più vi piace, è una città storica, ma allo stesso tempo contemporanea; un mini gioiellino, talmente mini che in una mattinata ci si può perdere tra le vie circondati dai canali con edifici riflessi, mangiando waffle con la cioccolata.

Ma quali sono i luoghi da non perdere mentre si gusta questa delizia?

Il Gent City Hall è un affascinante mix di stili architettonici; testimone di oltre 400 anni di storia cittadina, la struttura è tuttora un importante centro civico, ed ospita gli uffici degli amministratori locali.

I lavori di costruzione presero il via nel 1518 e si compone di due parti accorpate ben distinte ed edificate, nel corso di una decina di cantieri, in due diversi stili: gotico fiammeggiante e rinascimentale.


Al suo interno sono presenti diverse sale tra queste la Sala della Pacificazione", anticamente Sala degli Scabini della Carta, dove nel 1576 venne proclamata la Pacificazione di Gand, “Sala del trono” e la “Sala dell'arsenale”.

Spicca subito all'occhio, anche in lontananza, il Beffroi, simbolo di autonomia e indipendenza di Gent. Fu costruito intorno al 1300 in stile gotico assumendo successivamente diverse funzioni. Secondo varie leggende, il drago che fu messo sulla torre nel 1377, non solo teneva d'occhio la città, ma era anche il guardiano simbolico dei privilegi.

La torre del Beffroi contiene le campane e i carrillon; le campane furono utilizzate inizialmente solo in contesti religiosi, ma più la città si sviluppò, più le campane svolsero funzioni diverse nella vita quotidiana. La Campana dell'Allerta, detta Roland, venne issata nel 1325. Se suonava all'allerta, il suo suono veniva preceduto dai rintocchi di tre piccole campane dai toni differenti: era l'inizio del carillon. Negli anni il carillon di Gand venne man mano ingrandito. Oggi conta ben 54 campane e fa parte del Patrimonio UNESCO dal 1999 per il suo ruolo eccezionale nei campi dell'architettura, dell'urbanistica e della storia musicale.


Ci sono altre due torri civiche, quella della chiesa di San Bavone e la chiesa di San Nicola.


La chiesa di San Nicola è la più antica della città di Gent, si trova vicino a Korenmarkt, il "Mercato del Grano" e rappresenta un buon esempio dell'architettura gotica. La costruzione iniziò attorno al 1220 e il permesso di attracco delle navi e stoccaggio del grano che Gand aveva acquisito per le Fiandre, fu la base finanziaria per avviare la ricostruzione dell'edificio dopo vari episodi di stop ai lavori e alle varie distruzioni dovute ad incendi.

L'edificio è dedicato a San Nicola di Bari, patrono dei marinai, panettieri e commercianti. La torre centrale è il punto di osservazione principale della città, alta 91 metri ha in cima un dragone che domina la prua di una nave vichinga.


Chiesa di San Bavone: è una chiesa costruita in stile romanico e gotico, completata dopo la metà del 1500, che ospita il famoso quadro diviso in 10 pannelli “ l'adorazione delll'agnello mistico” dei fratelli Van Eyck. Da non perdere una visita alla cripta della chiesa, seguendo le tracce della sua struttura originaria risalente al 942 a.C., per scoprire libri secolari, pergamene, calici e altri affascinanti manufatti storici.

Il Granslei e il Korenlei: due famose banchine che stanno sulle sponde del fiume Leie.

Le due rive che significano "Rive delle Erbe" e "Rive del Grano", erano il nucleo commerciale della città e svolgevano le funzioni di porto d'attracco, carico e scarico delle merci destinati ai mercati.

"Mostrerò loro chi è il capo": questo era quello che Filippo di Alsazia aveva in mente. Perciò fece ricostruire l'imponente castello che si trova nel centro città dal 1180. Guardando la città dall'alto dei bastioni sul mastio, si percepisce la sensazione di ricchezza e potere che il signore del castello deve aver avuto. L'edificio rappresentò il centro del potere della città durante tutto il medioevo. È stato residenza dei Conti, consorzio del cotone, fortezza e attrazione turistica.

Una delle vie più particolari che abbia mai visto è Werregarenstraat. Taglia parallelamente la via dello shopping Di Gent, isolata, ma davvero carina, molto colorata con particolati simpatici. Come molti sanno, la street art di Gent è una vera colonna portante di quello che è il carattere della città. Molti sono gli scorci dove poterla assaporare, ma camminare lungo Werregarenstraat è il modo perfetto per goderne i colori e le varie sfumature di ogni opera.


E voi ci siete già stati a Gent? Oppure vi siete solo soffermati a Bruges e Bruxelles?

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