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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

Cosa vedere a Rotterdam in 24 ore

Aggiornamento: 6 mag 2020

Dimenticate l'Olanda fatta di mulini, tulipani e canali. Rotterdam è totalmente il contrario. Rotterdam è un pezzo di ferro unico: palazzi enormi, ponti, mal di collo per aver tenuto la testa troppo rivolta verso l'alto per ammirare i grattacieli..

Da Amsterdam Zuid si può raggiungere Rotterdam con un intercity diretto a Rotterdam Centraal, 7 fermate di trasporto pubblico circa un'ora di treno. Si passa attraverso l'intero stato olandese da nord a sud: campagne, mucche e si possono scorgere allevamenti qua e la..

Appena uscita dalla stazione mi dirigo verso l'ufficio informazioni dove ritiro la Rotterdam Card: biglietti del tram e mezzi illimitati, sconti sul prezzo finale per l'entrate ai musei e tanto altro.


Rotterdam è la seconda città d'Olanda ed uno dei più grandi porti d'Europa: con i suoi 105 km quadrati e le sue industrie, ha un traffico di cargo e conteiners impressionanti. E' stato anche il più grande del mondo fino al 2004, record strappato dal porto di Shangai. Durante la seconda guerra mondiale venne quasi totalmente rasa al suolo da un bombardamento tedesco ed è per questo che la città ora è completamente nuova e moderna.


Arrivati alla stazione centrale mi dirigo verso il primo simbolo della città il City Hall, Stadhuis di Rotterdam cioè il Municipio. Costruito agli inizi del 1900, scampò ai bombardamenti di cui vi parlavo prima quindi è uno dei pochi edifici antichi rimasti in città.

Rotterdam è una città modernissima: si può liberamente girare con i mezzi senza muovere un piede. Non ci sono i canali come ad Amsterdam anche se è attraversata da acqua e collegata attraverso ponti imponenti super moderni. E' stata la prima città olandese a sviluppare un sistema di linee metropolitane, a partire dal 1968. Attualmente esistono 5 linee con diverse fermate in comune a più linee.


Spostandosi verso il porto sento dei rintocchi di campana: provengono dalla chiesa di san Lorenzo. Per i cittadini questa chiesa è il simbolo della città. Edificio medioevale scampato ai bombardamenti, si narra che, contribuendo alla costruzione della torre con 3000 mattoni, si potesse comprare la cittadinanza di Rotterdam. La chiesa sembra quasi stonare in mezzo alla complessità di forme moderne della città, rimanendo l’ultimo simbolo del suo passato.

La parte più singolare è sicuramente il campanile che si presenta in due stili completamente differenti. La parte iniziale è in tipico stile gotico, con richiami alle grosse cattedrali francesi, la parte finale invece è in stile neoclassico e sembra quasi si appoggi e non abbia nulla a che fare con il resto della struttura. Gli interni, invece, risultano parecchio spogli come tutte le chiese protestanti dopo la Riforma.


Proprio dietro a questo pezzo di storia si ritorna alla realtà dei giorni nostri con questa struttura che si affaccia su una grande piazza che è caratterizzata da questo mercato immenso al chiuso. Markthal ospita 96 bancarelle di alimentari e negozi, prevalentemente di aziende locali o di commercianti della zona, che offrono una vasta gamma di prodotti: dal pesce fresco al cappuccino, dal cibo cinese all’ olandese, dal gelato ai prodotti locali fino allo slow food.

Le vetrate frontali sono in vetro e lasciano vedere l interno; il soffitto è dipinto di frutta, verdure e fiori. 95.000 mq, lo spazio principale ha un’altezza di 40 metri mentre le sue costole ospitano 228 appartamenti.

Poco lontano, delle costruzioni tutte attaccate e di giallo dipinto, catturano la mia attenzione: le case cubiche sono il simbolo della città. Rappresentano ancora uno dei progetti più interessanti ed facile capirne il motivo: queste case strabilianti sono praticamente dei cubi inclinati di 45 gradi, ottimizzati per sfruttare al meglio lo spazio disponibile. La costruzione iniziò così nel 1982 e terminò nel 1984. Il progetto prevedeva inizialmente la costruzione di 74 edifici, ma ne vennero realizzati solamente 39.

Gli edifici risultanti offrono un’esperienza decisamente diversa rispetto a qualsiasi altra costruzione esistente al mondo. I passanti curiosi continuavano a disturbare i residenti delle Case cubiche, cosi un proprietario ha istituito il museo Kijk-Kubus, che offre ai visitatori l'opportunità di esplorare una casa cubica completamente arredata. Il museo illustra inoltre le problematiche quotidiane che devono affrontare gli inquilini, come ad esempio l'acquisto e l'installazione di mobili adatti a una struttura priva di pareti dritte. All'interno è presente anche un hotel, quindi se volete passare una notte in una camera alternativa, le case cubiche fanno per voi.


La città presenta vari ponti: Willemsburg e Erasmusburg. Il primo è un ponte sospeso lungo 318 metri. È dipinto di rosso per metterlo in contrasto con l'Erasmusbrug, di colore azzurro. Erasmusburg invece, realizzato in acciaio, misura 800 metri. Uno degli aspetti spettacolari del ponte è la resa cromatica. Di giorno il ponte si mimetizza con il colore del cielo, mentre di notte, il pilone e i cavi di sospensione, illuminati da un colore bianco candido e brillante, esaltano tutta l'eleganza della struttura. Entrambi i ponti collegano le varie parti della città.

Un modo per vedere la città dall'alto è l'Euromast. Costruito intorno alla metà del 1900 è uno degli edifici più alti e d'Olanda. Da quassù si può vedere ancora di più il contrasto della città, l'antico e il nuovo, i ponti e il verde si mischiano.


Rotterdam sinceramente non è come me l'aspettavo. Mi ha lasciata spiazzata perchè pensavo di trovare un pezzo di città simile ad Amsterdam, il vecchio e il nuovo. Qui c'è quasi tutto nuovo e sembra una di quelle grosse capitali europee tutte fatte di metallo. Interessante ovviamente. Ho passato solo una giornata in questa cittadina come gita fuori porta da Amsterdam e diciamo che è bastata e avanzata. In Olanda ci tornerei ma a Rotterdam è bastata questa giornata.

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