top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

Oslo City Pass: 15 Cose da fare e vedere a Oslo

Aggiornamento: 6 gen 2020


Il nome Oslo deriva da “As”, antico termine norvegese con cui si indicava la divinità e da “lo” che significa “pascolo”; significa quindi “pascolo degli dei”.

La città venne fondata nel 1040 dal re Aroldo III o Aroldo lo spietato, successivamente il figlio Olav, il pacifico, fece costruire una cattedrale facendo di Oslo una sede episcopale. Venne poi costruita la fortezza di Akershus dopo l'introduzione del presidio militare di re Hakov V, nel tentativo di contrastare la minaccia svedese intorno al 1300.

Ci fu un’epidemia di peste bubbonica che dimezzò la popolazione e la Norvegia rimase sotto controllo della Danimarca tra il 1400 e il 1600 per quanto riguardavano le strategie politiche e di difesa.

Il primo nome di Oslo, prima di diventare tale, fu Christiania. Prese il nome dal re Cristiano IV che la ricostruì.

Agli inizi del 1800 i padri della prima costituzione norvegese la designarono capitale ufficiale del loro regno ma la Svezia non era d’accordo dato che avevano progetti ben diversi sul loro futuro e furono così costretti a passare sotto il dominio svedese.

La Norvegia divenne indipendente nel 1905 e Christiania diventò finalmente la capitale, passando poi come nome di Oslo nel 1925.

Oslo è ricca di arte, letteratura, storia e potrete trovare numerosi musei. Luoghi che potete scoprire munendovi di Oslo City Pass. Non c'è bisogno di nessuna carta da mostrare all'occorrenza, vi basta solo il vostro smartphone. Ebbene si, l'Oslo Pass dispone di un app e di un codice QR da scannerizzare nei musei dove vi recherete.

Ma cosa fare nella capitale norvegese con l'Oslo city Pass?

Prima cosa è visitare uno dei luoghi che rende Oslo famosa nel mondo: il Centro nobel per la pace. Benvenuti nel Luogo dove viene consegnato ogni anno il nobel della pace. In questo centro di divulgazione e di interattività vengono analizzati temi come Guerra, soluzioni di conflitti e Pace attraverso film, mostre, luci ed elementi tecnologici.

Vi consiglio di visitare i giardini del palazzo e la sala interattiva dove su piccoli tablet in un percorso attraverso gli anni, si va a conoscere tutti i vincitori dei premi Nobel. Consigliata la visita con i bambini.

Poco lontano da qui si intravede una struttura che esternamente non è un granchè: Il Municipio di Oslo è caratterizzato da due torri gemelle, in mattoni marroni ed è sede dell'amministrazione cittadina.

Aperto nel 1950 all'interno è abbellito con motivi tratti dalla storia, cultura e vita lavorativa norvegese. Un tripudio di colori che potrete scoprire con la visita guidata.

Nella hall principale del municipio avviene ogni anno la consegna del Nobel per la pace.

Dal pontile del porto, in un giro perlustrativo tra i vari giardinetti e aiuole colorate, ho notato su una collina una costruzione circondata dal verde: Il castello e la fortezza di Akershus. Il castello venne costruito da Cristiano IV che lo trasformò in un palazzo rinascimentale conservando la facciata medioevale. Nelle segrete ci sono le celle dove venivano imprigionati i nobili caduti in disgrazia, mentre ai piani superiori sono presenti sale e saloni in cui si svolgevano i banchetti. È presente anche una cappella utilizzata per le cerimonie militari mentre nelle cripte sotto a quest'ultima ci sono le esequie di re Hakon VII e Olav V. Le visite guidate sono condotte da studenti universitari vestiti con abiti d'epoca.

In quest'area, vicino ad un viale alberato è presente il museo della resistenza; qui vengono ricordati e documentati i cinque anni di occupazione nazista, dall'invasione alla liberazione, attraverso fotografie, documenti, poster, oggetti d'epoca, modellini, giornali e registrazioni dell'epoca.

Scendendo la collina e ritornando nel centro città, tappa obbligatoria è il Nasjonalmuseet: chiamata anche Galleria Nazionale di Oslo, è il museo più importante della città dove si possono ammirare opere di artisti da tutto il mondo, Picasso e Monet per citarne alcuni. Le più importanti però sono quelle di Munch tra cui il famoso “Urlo di Munch”.

Poco lontano da qui si arriva al Palazzo Reale norvegese, dimora dei monarchi norvegesi, circondata da un immenso parco. Costruito nel 1800, quando Oslo si chiamava ancora Christiania, come residenza del sovrano Carlo III di Norvegia (noto anche come Carlo XIV di Svezia). Sembra un po' Buckingam Palace non solo per la facciata immensa, ma anche per il cambio della guardia: ebbene si, anche qui avviene, alle 13:30, giornalmente.

Essendo il palazzo su una collinetta scendete dal lato sinistro, attraversate la strada e vi invito ad entrare nel Museo Ibsen. Allestito nell'ultima residenza di Henrik Ibsen, drammaturgo, poeta e regista teatrale norvegese. È considerato il padre della drammaturgia moderna e in questa mostra potrete visitare la casa in cui ha vissuto negli ultimi 11 anni della sua vita e dove scrisse molte delle sue opere più famose tra cui John Gabriel Borkman (1896) e Quando noi morti ci destiamo (1899).

Come vi dicevo prima, con l'Oslo Pass avete anche i mezzi pubblici inclusi, armatevi di carta, salite sul tram 12 che parte da Aker Brygge, scendete a fermata Vigeland Park e immergetevi nel verde di questo immenso parco che è il più grande di sculture del mondo realizzato da un singolo artista ed è una delle attrazioni turistiche più famose della Norvegia.

Aperto ai visitatori tutto l'anno comprende circa 200 sculture in bronzo, granito e ferro battuto. Vigeland era anche responsabile della progettazione e della disposizione architettonica del parco.

C'è anche un museo, il museo Vigeland dove potrete ammirare altre sculture dell'artista, modellini del parco e molto altro. Insomma, Gustav Vigeland ha passato la sua vita a costruire statue.

Altro piccolo ma interessante e caratteristico museo è il Bymuseet, Il Museo della storia di Oslo, che si trova nel parco di Vigeland. Qui in una caratteristica location, nell'elegante e antico edificio chiamato Frogner Hovedgård, viene illustra la storia della città nel corso dei secoli attraverso documenti, ricostruzioni di interni, di negozi e di abitazioni del XVIII sec. Vengono anche presentati i mestieri tradizionali, le ricostruzioni delle cucine dal medioevo fino ai giorni nostri. Se non sapete dove portare i bambini dopo l'esplorazione del parco Vigeland portateli qui.

Riprendete il tram 12 e ritornate a Aker Brygge, il porto, con la passeggiata lungo questa via piena di palazzi, negozietti, street food e bar. Attraversate questa serie di ponti fino ad arrivare all'ultimo museo: l'Astrup Fearneley Museet che ospita la Astrup Farneley Collection, una delle collezioni di arte contemporanea e moderna più famose del nord Europa. Qui potrete trovare opere di artisti internazionali; l'edificio del museo datato 2012 è stato progettato dall'architetto italiano Renzo Piano, noto per capolavori come il centro Georges Pompidou, il Parco della Musica, e il New York Times Building. Si Sviluppa in tre padiglioni che si trovano sotto lo stesso tetto in vetro che ha la forma di una vela.

Attività da non perdere è la crociera sul fiordo di Oslo dove non mi sono lasciata scappare le meravigliose insenature di questa costa che rappresentano l'anima della città e sono il sogno di molti (mio compreso). Grazie a questa crociera di 2 ore ho potuto ammirare paesaggi stupendi e godermi di una vista magnifica, il tutto direttamente dal mare. Durante il passaggio vicino alle coste del centro città potrete vedere la Oslo Opera House, che si, sembra un po' l'opera house di Sydney.

Ultima cosa, ma non meno importante, da fare a Oslo: mangiare la carne di renna.

0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page