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Immagine del redattoreIlaria Scotti

48 ore a Bratislava.

Aggiornamento: 19 mag 2020


In molti la fanno come gita fuori porta da Vienna in giornata. Altri in giornata prima di Budapest e altri come me preferiscono passarci un weekend intero.

Nonostante gli orari indecenti degli aerei da e per Bratislava (partenza sabato pomeriggio, rientro il lunedì prima di pranzo), si riesce piacevolmente a godersi la cittadina.

Con circa 1 ora e 20 di volo da Bergamo, si atterra in questo minuscolo aeroporto, con circa 8 gate d'imbarco, una mega insegna "Bratislava" ad accogliermi e un piacevole sole in una giornata invernale.

Il centro cittadino dista circa 20 minuti dall'aeroporto. Ho soggiornato al Petit Hostel e devo dire che la scelta di alloggiare qui è stata azzeccatissima, non solo dal punto di vista della struttura (molto pulita e tranquilla con camere grandissime, che per 4 ragazze e le loro grandi necessità, lo spazio di una camera non basta mai, vero ragazze? ;) ), ma anche dal punto di vista della vicinanza dal centro: infatti attraversando due sezioni di semafori si arriva alla via principale dello shopping della capitale slovacca, con annesse chiesette, con vista sulla magnifica collinetta che ospita la principale attrazione della città.

Ebbene si, come avete ben capito, l'attrazione principale di questa città è il castello.

La vita qui non è molto cara, come moneta c'è l'Euro e la gente è abbastanza fredda (come le temperature che ho trovato insomma), raramente si trova qualcuno che parla inglese in giro, ma nonostante tutto ci si fa capire. Ci sono ristoranti di ogni genere, dai più tipici, fast food e ristoranti italiani. Per quanto riguarda lo shopping ci sono parecchi chiostri per souvenir e negozi di grandi catene d'abbigliamento.

La si può girare a piedi tranquillamente ma è comunque ben servita da mezzi pubblici tra cui i tram e filobus (occhio ad attraversare la strada perché appaiono dal nulla).

La parte bassa della città è talmente piccola che la si gira in poche ore. Appena fuori dall'ostello si trova, tutto illuminato e circondato dal Presidental Garden, il Grassalkovich Palace. È conosciuta anche come la Casa Bianca della Slovacchia ed è la sede ufficiale del Presidente della Repubblica. In passato questo edificio era utilizzato come sede per eventi e concerti della società aristocratica.

Di fronte al palazzo c'è una fontana a forma di Terra che simboleggia la libertà. Oltre ad essere rinominata come Casa Bianca slovacca, il cancello principale ricorda quello del Buckingham Palace di Londra data la sua forma, i colori nero e dorato. E si, se ve lo state chiedendo c'è anche il cambio della guardia nei giorni feriali a mezzogiorno.

Prossima fermata, Porta di San Michele: la porta è una delle entrate principali alla città vecchia, è bianca, alta 51 metri e ha 7 piani. Proprio sotto di essa c'è un cerchio d'oro, noto come il chilometro zero: qui viene Illustrata la distanza da Bratislava ad altre 29 capitali di tutto il mondo.

Qui attorno si possono trovare persone che vendono souvenir, musicisti che suonano vari strumenti o cantano.

La vecchia Cattedrale di San Giovanni di Matha e San Felice di Valois, meglio nota come Trinity Church, è una chiesa costruita in stile barocco. Innalzata sul sito della più antica chiesa di San Michele, che fu demolita nel 1529 durante le guerre ottomane, insieme ad altri sobborghi, in modo da vedere meglio gli attacchi dei turchi. Gli interni sono qualcosa di stupefacente: decorato in stile rococò, presenta varie statue e quadri sacri. La costruzione della chiesa è stata pensata come la chiesa di San Pietro a Vienna.

Poco più avanti, in una piazzetta, si trova l'ennesima chiesa: la chiesa di Santo Stefano (kostol sv. Stefana) con il convento dei frati cappuccini. Costruita in stile barocco, l'interno risulta abbastanza sobrio per essere di questa corrente artistica, ma nonostante tutto è carina e semplice.

Proseguendo per le vie del centro e tra i vari vicoletti si arriva alla piazza principale dove si trovano il municipio con le sue particolari fantasie sul tetto, varie finestrelle e la chiesa gesuita.

Il municipio è il palazzo più antico della città ed anche il primo municipio della Slovacchia, costruito nel 1421. La sua struttura comprende diversi edifici che vanno dal medioevo al rococò, che furono uniti per formarne un tutt'uno.

Il suo aspetto attuale è il risultato di numerose trasformazioni operate nel corso dei secoli ed il frutto di una mescolanza di stili diversi. All’ interno è conservata una cappella gotica dedicata a San Ladislao, con affreschi originali del XV secolo. Maestosa si innalza la torre del Municipio che è uno dei simboli della città.

In questa piazza sono inoltre posizionate due statue simbolo della città: Schone Naci e il Soldato dell'esercito di Napoleone, con cui divertirsi a scattare foto. Al centro della piazza si trova la fontana di Rolando.

La statua di Schone Naci è anche l'unica statua di una persona realmente esistita. Il suo nome originale era Ignac Lamar e visse a Pressburg (ex nome di Bratislava) tra il XIX e il XX secolo. La leggenda narra che si innamorò di una donna che purtroppo non ricambiò. Questo lo deluse così tanto che diventò matto e la gente spesso lo vedeva regalare fiori a donne a caso che incontrava nelle strade. Portava sempre un cappello e salutava le persone sulla via Sedlárska.

Napoleone e il suo esercito erano a Bratislava nel 1805. Questo soldato quando attraversò Bratislava si innamorò di una ragazza del posto, rimase in città e divenne un produttore di spumante. Il suo nome era Hubert, che è anche il nome del marchio di spumante più popolare della Slovacchia.

Proseguendo per le vie che circondano la piazza si passa attraverso edifici storici e colorati e si incontra un'altra particolare statua: si chiama Man At Work e spunta dal suolo, all'incrocio di una via e l'altra. La traduzione letterale della parola Čumil è "l'osservatore". Ci sono due possibili spiegazioni per il suo nome. La prima che è un tipico lavoratore dell'epoca comunista che non si preoccupava del lavoro che avrebbe dovuto fare. La seconda ipotesi è che stesse guardando sotto le gonne delle donne.

Dal 1997, quando fu installato, è diventato uno dei simboli della Città Vecchia. C'è una storia intorno a quest'uomo che spunta da un tombino. La storia dice che un desiderio si avvererà se toccherai la testa dell'uomo, lui si terrà il tuo segreto per sempre.

Un po' più avanti si arriva alla costruzione storica che contiene il teatro nazionale slovacco.

Proprio davanti, essendo gennaio, circondato da mercatini natalizi, ho avuto l'occasione di pattinare per la prima volta: ebbene si, in 21 anni non ho mai pattinato sul ghiaccio e grazie alle mie simpatiche compagne di viaggio ho trovato l'occasione e tranquilli, non mi sono rotta nessuna gamba.

Dopo questa piccola parentesi, la prossima fermata è il Duomo di San Martino.

La più grande e più bella, nonché una delle più antiche chiese di Bratislava in cui fu incoronata la regina Maria Teresa d'Austria. È la seconda località turistica più popolare di Bratislava. La sua torre campanaria alta 85 metri domina l'orizzonte della città vecchia. All'interno è presente una cripta sotterranea con catacombe. Gli interni sono in stile gotico.

Da qui una passeggiata lungo il Danubio fino ad arrivare ad una strana installazione che assomiglia ad un disco volante: l'UFO. È il settimo ponte sospeso più grande al mondo e salta subito all'occhio data la sua forma a disco volante. Inaugurato negli anni '70, al suo interno è presente un ristorante dove poter sorseggiare un cocktail e ammirare un vista di Bratislava, la parte nuova da un lato e la parte vecchia dall'altro.

Da qui si ha una vista sul castello, simbolo della città e canticchiando Castle on the Hill di Ed Sheeran, la salita è più piacevole. In passato era controllato dalla Grande Moravia e per quasi 200 anni ha conservato i gioielli della corona d'Ungheria.

Costruito durante il X secolo, il castello era la dimora del re di Ungheria, almeno fino a quando la corona ungherese non fu unita a quella asburgica. Tra il 1740 e il 1780 Maria Teresa D'Austria fece apportare grandi modifiche al palazzo, ma nel 1811 un incendio lo distrusse completamente. Ricostruito nella metà del 1900, oggi ospita numerose esposizioni ed è un luogo ideale per passeggiate con splendidi dintorni e panorami. Serve come sede rappresentativa del Parlamento slovacco e ospita collezioni del Museo nazionale slovacco.

Nel 2016 è stato inaugurato un meraviglioso giardino, costruito per ricordare la sua ultima fase barocca prima che scoppiò il grande incendio del 1811, che danneggiò il castello e i suoi dintorni.

Ultima ma non meno importante: la Chiesa Blu della città. Un gioiellino, che pur trovandosi in periferia e spesso tralasciata, è un “must see” per il suo color blu - azzurro sgargiante. La chiesa che si mischia col cielo, costruita in stile Art Nouveau, è ufficialmente conosciuta come la Chiesa di Santa Elisabetta d'Ungheria. Costruita all'inizio del '900 e consacrata dopo pochi anni, ha nel suo complesso anche una scuola primaria. E se ve lo state chiedendo, sia la cancellata della scuola, sia la scuola stessa e gli interni della chiesa sono blu.

Un po' mi dispiace esserci stata solo un weekend e ci tornerei molto ma molto volentieri. E voi che aspettate? Prendete un volo e volate a Bratislava (però vengo anche io).

Non lo faccio mai, ma vorrei infine ringraziare le mie meravigliose compagne d'avventura per questo viaggio, nel vero senso della parola. Grazie per avermi appoggiato nella scoperta di questa città tra vari scetticismi, sono contenta di aver eliminato i pregiudizi (“eh ma in Slovacchia che ci sarà mai da vedere?”) di certa gente, con voi.

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