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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

8 cose da non perdere nella città dei Duchi: Vigevano.

Aggiornamento: 6 gen 2020


Siamo in Lombardia, ma quasi in Piemonte.

Siamo in città, ma vicini al fiume Ticino.

Ci troviamo nella Lomellina. Sapete di che si tratta? La Lomellina è una Regione della bassa Lombardia, il suo nome deriva dal fatto che, già dal tempo dei Romani, costituiva un'individualità etnica, riunita attorno al municipium di Lomello. Dal 1860 fa parte, amministrativamente, della Lombardia.

Della Lomellina fa parte Vigevano, cittadina in provincia di Pavia nota per il suo grande centro industriale commerciale e agricolo. Famosa anche per le sue industrie tessili e calzaturifici, si trova tra le sponde del Ticino e del torrente Terdoppio.

Prima di parlare della città di Vigevano, sicuramente per arrivarci attraverserete in macchina mille mila campi di risaie. Durante il tramonto qui si crea uno scenario surreale e diciamo che loro sono uno dei must see della zona.

Ma spostiamoci all'argomento principale: la città dei duchi, Vigevano.

Se arrivate in macchina, vi consiglio di lasciarla vicino al Parco Parri e arrivare al centro di Vigevano a piedi. Parco Parri è L’area verde più grande presente nella città; con i bianchi cigni del suo laghetto, il prato per i pic nic ed i numerosi giochi, può essere un ottimo pit stop.

Attraversando i vari vicoletti si arriva ad una piazza, Piazza Ducale: E’ la prima vera e propria piazza “formale” della storia ed è modello per le più celebri piazze d’Italia e d’Europa. Elementi che caratterizzano la piazza sono sicuramente il Castello e la Torre del Bramante. Da non dimenticare la Leonardiana che comprende un museo sulla vita e sulle opere di Leonardo da Vinci.

La Piazza è circondata da portici sorretti da 84 colonne e Sopra ogni colonna c’è un medaglione che ritrae personaggi dell’epoca romana e rinascimentale, tra cui Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, insieme a motti e proverbi.

Se vi serve un punto panoramico della città, salite sulla Torre del Bramante che con la sua caratteristica sagoma "filaretiana", offre dalle sue merlature una panoramica completa sulla piazza, sul castello e sull'intera città di Vigevano.

La torre venne terminata alla fine del XVII secolo la sua struttura è costruita da sezioni quadrate che si restringono salendo verso la cima. Pensate che questa torre ispirò la torre del castello sforzesco di Milano.

A Proposito di castelli, il Castello Sforzesco di Vigevano che costituisce una città nella città, essendo disposto su una superficie che supera i 70 mila metri quadrati, è ritenuto uno dei complessi fortificati più grandi d'Europa. Si affaccia su Piazza Ducale dalla quale si accede alla torre del Bramante, il suo simbolo più significativo.

Il modo migliore per visitare il castello è perdersi. Ebbene si, perdetevi li dentro, andate li in un pomeriggio primaverile e lasciatevi trasportare dall'atmosfera del luogo, circondato da alberi di ciliegi in fiore.

Al suo interno inoltre potrete trovare il museo archeologico nazionale dove vengono raccolti reperti rinvenuti nei numerosi scavi condotti sul territorio che offrono un'immagine molto dettagliata sulla storia e dei costumi della regione nel corso dei secoli.

Ultima ma non meno importate tappa è la cattedrale di Sant'Ambrogio. A primo impatto sembra finta. Sembra quasi un cartonato, a forma ellittica in stile barocco, sembra abbracciare piazza Ducale.

La costruzione prese avvio sotto il duca Francesco II Sforza nel 1500 che voleva dare una sede vescovile dopo che Papa Clemente VII diede a Vigevano il titolo di città. La cattedrale venne dedicata al patrono cittadino, Sant' Ambrogio.

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