Un’altra giornata passata nel verde della Brianza lungo il fiume Adda, con un bel giro in bici o a piedi e non può mancare un salto a Trezzo sull’Adda. La visita dell’area esterna del castello di Trezzo comprende: il suo parco con alberi secolari, dove da due lati si gode di un magnifico panorama sul fiume, la torre alta 42 metri, i resti delle mura ed il pozzo del Vercellino di fine 1400.
Il castello, costruito a difesa di un ponte e per la sua posizione strategica fu dapprima conteso fra Federico Barbarossa e la città di Milano, in seguito fra i Visconti e i Torriani.
Fu più volte distrutto e incendiato ma sempre ricostruito. I resti attuali sono quelli della costruzione del 1370 di Bernabò Visconti, del quale fu residenza e poi prigione fino alla sua morte nel 1385 ad opera del nipote Gian Galeazzo Visconti. La leggenda narra però, che si trattava di un prigioniero scomodo, fu servita una razione avvelenata di fagioli, di cui andava ghiotto e morì tra atroci dolori.
Parlando di paranormale, sembra che gli avvistamenti ed i racconti di fantasmi legati al castello siano molti: si passa dal tesoro sottratto a Federico Barbossa che si pensa si trovi ancora nei sotterranei e chiunque tenti la sua ricerca, si trovi davanti alla sua strada la figura spettrale dell’Imperatore, fino ad arrivare proprio all'apparizione di Bernabò con la sua intera servitù.
Un'altra storia attribuita al castello si svolge nei sotterranei, nella "Stanza della Goccia". Il luogo si trova vicino al fiume e quindi molto umido; dai soffitti si condensavano gocce d'acqua che cadevano a terra e proprio in questi punti venivano legati i prigionieri. Le gocce cadevano continuamente per finire sui crani delle povere vittime che finivano per essere perforati.
Periodicamente avvengono delle rappresentazioni teatrali per il castello dove viene raccontata la vita di corte, descritte le stanze e in modo molto spaventoso durante il tour, viene raccontata la leggenda del fantasma di Bernabò Visconti. Pensate che la leggenda ha pure interessato una puntata di "Mistero" sulle reti Mediaset.
Alla fine di questo giro teatrale che ho svolto di sera, sono stata accompagnata in cima alla torre del castello, aperta dopo tempo per alcuni restauri, dove ho potuto ammirare una vista davvero bella di notte dell’Adda e della città.
Uscendo dal castello e proseguendo per questa lunga discesa, si arriva al fiume Adda. Si scorge una centrale, la Centrale Taccani, inaugurata e messa in funzione nel 1906.
La costruzione è opera dell'architetto Gaetano Moretti che riprende i tratti essenziali del Castello Visconteo retrostante e rende tutto in perfetta armonia con l'ambiente circostante. La centrale è costruita in piano, non ci sono condotte forzate, al fine di permettere l'entrata di grandi quantità d'acqua nelle 12 bocche situate al di sotto di 8 metri. Dopo la nazionalizzazione dell'energia elettrica, la centrale è passata di proprietà all'Enel che ne è tuttora proprietaria.
Concluderei questo giro nella storia di un pezzo di Brianza, nel verde della natura, per un attimo di relax, facendo una bellissima camminata lungo il fiume ammirando le papere, dei ragazzi che fanno canottaggio e le magnifiche luci del tramonto.