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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

Un salto nel Medioevo: Castello di Fenis.

Aggiornamento: 11 mag 2020

La valle d’Aosta è piena di castelli. Vi ho già parlato del castello dei Savoia a Gressoney, ed il secondo probabilmente più grande (e anche famoso) di tutta la regione, è il castello di Fenis.

Fenis è una piccola località a circa 20 minuti dal centro di Aosta ed è celebre per il suo castello. Posizionato su una piccola collinetta è possibile vederlo da molto lontano. Non essendo posizionata su un alto promontorio come altri castelli in val d’Aosta, si pensa che il castello venisse usato solo come sede amministrativa della famiglia Challant-Fenis che vi risiedeva.

Appena arrivata all’entrata prima della biglietteria, vengo accolta da dame vestite con abiti tipici che richiamano davvero l’atmosfera medioevale.

Il castello di Fenis è noto per la sua maestosità e la sua doppia cinta muraria: sembra proprio che nel castello ci sia un fossato ma senza acqua, come una specie di cortiletto che gira attorno alla struttura prima di accedervi.

La maggior parte dei lavori di costruzione che hanno portato il castello ad assumere l'aspetto attuale, hanno avuto luogo tra il 1320 e il 1420 circa.

Aimone di Challant ereditò il feudo e il castello di Fénis dal nonno Ebalo Magno nel 1337 e nel 1340 diede inizio a una prima campagna di lavori.

Il castello venne successivamente ereditato dal figlio di Aimone, Bonifacio, che diede inizio a nuovi lavori di costruzione. Con la sua morte però il castello cadde in rovina e il figlio Bonifacio, non fece ulteriori modifiche ma chiamò un decoratore per aggiungere vari affreschi nel castello. Sfortunatamente il castello venne ceduto a varie famiglie e perse tutto il suo mobilio; successivamente abbandonato venne utilizzato come ricovero per animali.

Agli inizi del 1800 venne ceduto allo Stato che riuscì a riportarlo alla luce per quello che realmente era: un castello medioevale.

L’entrata è uno dei punti che più mi è piaciuto: il cortile principale è caratterizzato da questa scala in pietra semicircolare e arrivati alla fine di quest’ultima si scorge tra le tante raffigurazioni il dipinto di San Giorgio che sconfigge il drago.

Il cortile della Rocca del Borgo Medievale di Torino è copia del cortile interno del castello di Fénis.

Ci spostiamo nella prima stanza del pian terreno, la guida ci introduce, attraverso un modellino del castello, la storia e le varie funzionalità delle torri correlata da foto e ricostruzioni degli interni.

Il soffitto in legno di questa sala, come della maggior parte delle altre, è stato rifatto durante i lavori di restauro del XX secolo, mentre i camini in pietra fanno parte dell'arredo originale del castello. Dalla sala delle armi si accede alla sala da pranzo con un bellissimo tavolo con delle sedie in legno.

Adiacente si trova la cucina con un immenso camino che sembrava quasi grande una stanza, dove si scaldavano i cibi e il calore serviva anche per riscaldare le stanze superiori della struttura.

Il primo piano è riservato alle stanze dei proprietari che sono arredate con mobili non originali ma comunque adattati. Le stanze sono immense, il letto invece è minuscolo. Guardando fuori dalla finestra si scorge il verde dei prati e le montagne. Non oso immaginare la meraviglia d’inverno che si vede da qui tutto innevato.

Altro luogo molto carino del castello è la cappella: una stanza immensa che occupa la maggior parte del primo piano. Il lato occidentale ospita un grande camino in pietra e le pareti sono decorate con motivi geometrici eseguiti durante il restauro del XX secolo sulla base di un frammento del XIV secolo.

Non si nota molto la differenza tra quello originale e quello riprodotto ma è davvero un peccato che un muro cosi ben decorato sia stato rovinato.


Il secondo lato della stanza è caratterizzato dal grandissimo crocifisso appeso al soffitto. Diversamente dalla decorazione geometrica del resto della stanza, le pareti laterali della cappella sono completamente affrescate con figure di santi e apostoli disposte su due file sovrapposte. La parete di fondo è divisa in due da una grande finestra ai cui lati si trovano, sulla destra una crocifissione e, sulla sinistra, una Madonna della Misericordia.


Ci sarebbe un secondo piano di questo maestoso castello ma è sfortunatamente inagibile alle visite turistiche. Spero che un giorno venga ristrutturato al meglio e che si possa visitarlo. Camminando nelle sale di questo castello e dirigendosi all’uscita si possono sentire ancora gli echi delle armature delle guardie e gli ordini dei nobili alla servitù.

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