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  • Immagine del redattoreIlaria Scotti

Cosa vedere a Riga in 72 ore

Aggiornamento: 3 mag 2020

In una calda mattinata di agosto mi sono presentata all’ aeroporto di Bergamo per la partenza; dopo aver passato quasi tre ore in volo, volato sopra quasi metà Europa, nella fase d’atterraggio mi sono trovata sopra ad uno splendido mar Baltico e le sue coste, foreste di alberi immense e finalmente l’atterraggio nell’aeroporto di Riga.

Appena scesa dall’ aereo ho notato subito due cose: la gigantografia di Kristaps Porzigins giocatore di NBA non che giocatore della nazionale di pallacanestro lettone, nonchè star della Lettonia e la temperatura esterna: ore 11 del mattino 10 gradi circa; clima piacevole rispetto ai 30 gradi italiani.

Appena uscita dall’aeroporto e data la poca lontananza con il centro città, ho deciso di chiamare un taxi: rigorosamente verde, con wi fi e signora gentilissima che ha introdotto brevemente i luoghi della città dove passavamo.

Ho alloggiato nell’Hotel Monte Kristo, molto caratteristico, vicino alla stazione dei tram al centro e al fiume Daugava.

Lasciate le valige ho iniziato il mio bellissimo giro della città e per girarla al meglio ho deciso di intraprendere il tour con la Riga Card: una carta della città molto conveniente con tour a piedi, in bus, in nave, ingressi gratis ad alcuni musei o chiese, sconti per vari ristoranti e negozi e molto altro. La card si può ritirare all’ufficio informazioni davanti alla piazza del municipio all’interno di una delle Case delle Teste Nere.

La Casa delle Teste Nere è un edificio di origine medioevale situato nella piazza del Municipio di Riga, costruito intorno al 1600 in stile gotico baltico; il nome è dovuto alla Confraternita delle Teste ere (per via dei copri capi dei membri), nata in città nel 1416. Attualmente ospita alcuni uffici amministrativi comunali.

La Piazza del Municipio ha un edificio, sede dello stesso municipio, dove all’ esterno si può trovare una chiave grande lunga circa 2 metri, chiave della città di Riga.

Ogni angolo che visiti, se ti trovi al centro di questa piazza, puoi trovare ogni genere di attrazione: da ragazzi che cantano vestiti in abiti tipici, turisti, monumenti, chiese e campanili. Ovunque tu sia, per orientarti puoi guardare in alto e cercare un campanile, il tuo punto di riferimento sarà quello.

Parlando di campanili non si può non entrare nella chiesa di San Pietro e salire per circa 20 piani di ascensore sul magnifico campanile e ammirare la città dall’alto. La chiesa di san Pietro è stata costruita circa nel 1200, e ricostruita negli anni Settanta del secolo scorso dopo essere stata colpita da parecchi incendi durante le guerre mondiali. È una chiesa protestante luterana e detiene il record di uno dei più alti campanili d’Europa con i suoi 123 metri.

Uscendo dalla chiesa e dirigendosi verso il fiume Daugava, ci si trova in un’altra piazzetta dove si può trovare un edificio nero, cupo che ad essere sinceri rovina la magnifica piazza del municipio. Questo edificio contiene il Museo dell’Occupazione che al mio arriva era stato temporaneamente spostato in un’altra sede.

Il museo ripercorre i 51 anni di occupazione della Lettonia sotto il regime sovietico (1940-1991) e dei tre anni sotto la guida tedesca (seconda guerra mondiale 1941-1944).

Dopo pranzo prima di continuare il giro turistico della città, ho deciso di utilizzare il mio tour sul fiume Daugava con la Riga card e godermi il paesaggio: il tempo era bello, parecchio vento e freddo non mancano mai. Le perturbazioni sono all’ordine del giorno (il tempo cambia ogni ora ed essendo sul Mar Baltico si può passare dalla pioggia al sole nel giro di 30 minuti date le correnti).

Il giro turistico è durato circa un’ora, si poteva godere della magnifica costa cittadina sorseggiando un cocktail o mangiando un gelato, musica a volontà e ovviamente il vento. Durante la mini crociera ho potuto ammirare la torre della tv e della radio: un immensa struttura che supera i 90 metri di altezza e anche li si può godere di una vista della città incantevole. Da questo tour inoltre si può ammirare la città e tutti i suoi campanili da lontano. Altra bellissima costruzione che si può visitare è la Libreria Nazionale Lettone, struttura chiamata dai lettoni Gaismas Pils (il castello di luce), chiamata così perché la sera prende luce e dalla forma pare un castello. Questa immensa biblioteca di 45mila metri quadrati, racchiude le 6 biblioteche nazionali lettoni sparse per la città.

Concludendo questo magnifico tour sul fiume Daugava ho potuto ammirare il Castello di Riga, ed appena scesa mi sono diretta a questa struttura per poterla ammirare da più vicino: fondato nel 1330, subì parecchie distruzioni e ristrutturazioni; ora è la residenza ufficiale del presidente della Lettonia.

Per il secondo giorno a Riga ho deciso di utilizzare la guida a piedi di due ore circa nel centro storico (utilizzando sempre la Riga card). La simpaticissima guida inglese mi ha esposto in generale la storia della Lettonia e successivamente quella della città di Riga dalle origini. Senza perdere troppo tempo io e il mio gruppo abbiamo iniziato il nostro giro: prima tappa Duomo di Riga.

Principale cattedrale protestante della città di Riga, è stata costruita nel 1211 ed è la più grande cattedrale medievale nelle Repubbliche baltiche. Essendo Riga gemellata con Brema, dietro alla cattedrale la guida ci ha fatto scoprire questa statua dei musicanti di Brema.

Proseguendo il tour, non potevo non notare all’angolo della piazza, un ristorante chiamato ‘’Felicità’’ con vini pugliesi della tenuta di Albano Carrisi e piatti italiani. Diciamo che mi sono sentita un po’ a casa.

Proseguendo tra vicoli e viette caratteristiche che solo la guida poteva conoscere, proseguo il tour e per la felicità degli amanti dei gatti, mi trovo davanti una struttura con delle statue feline in cima: vi presento la casa del gatto. L'edificio è in stile Art Nouveau e deve il suo nome ad un piccolo gatto in bronzo situato sulla punta del tetto che sembra essere avvinghiato alla costruzione cercando di non cadere.

Ci troviamo nella città vecchia di Riga e una delle vie più caratteristiche è Smilsu Iela, che ci conduce alla Torre delle Polveri: fu eretta nel 1330 quando faceva parte della cinta muraria a difesa della città. Inizialmente utilizzata come magazzino per la conservazione della polvere da sparo, oggi ospita al suo interno il Museo della Guerra: il periodo maggiormente rappresentato è quello dalla Prima Guerra Mondiale all'Indipendenza della Lettonia, con l'esposizione di armi, divise, armamenti e cannoni.

Proseguendo troviamo la Porta Svedese: l’unica delle otto porte di accesso alla vecchia città di Riga rimasta integra. Ha una storia che fa riferimento a due innamorati che durante il tempo di guerra si trovavano di nascosto ogni giorno alla stessa ora. Il finale consiste di lei murata viva dentro ad uno dei muri della porta in modo tale che il suo amato potesse andare a trovarla sempre (non so quanto possa essere vera ma è una leggenda).

Costruzioni simili alla Casa delle Teste Nere sono i Tre Fratelli: tre palazzi storici in pietra simili fra loro ma risalenti ad epoche diverse. L'edificio centrale ospita il Museo Lettone di Architettura.

Edificio che salta all’ occhio proseguendo lungo la via è il Parlamento: il Saeima. pensate che i membri totali di questo Parlamento sono solo 100.

Allontanandosi dalla città vecchia mi imbatto in un campanile, l’ennesimo. Piccolo problema, non riuscivo a trovare l’entrata di questa chiesa cattedrale. La guida fortunatamente ha condotto me e il gruppo alla porta: si trattava della cattedrale di San Giacomo. Consacrata nel 1225, è stata inizialmente una Cattedrale luterana. Poi nel 1923 l'edificio è stato restituito ai cattolici come Cattedrale, essendo ormai il Duomo di Riga una Cattedrale Evangelica luterana.

Il nostro giro con la guida si conclude ma io continuo lo stesso la mia esplorazione in questa bellissima e caratteristica città.

Ritornando alla fine di Smilsu Iela e proseguendo sempre dritti si intravedono dei bellissimi giardini: Bastion Hill, un bellissimo spazio verde dove passare il pomeriggio, per un semplice pic-nic o solo per ammirare le bellissime aiuole di fiori. È possibile anche noleggiare una piccola barchetta (si possono trovare sconti con la Riga card) e fare un giro all’interno di questo spazio verde e godersi il sole che fortunatamente è tornato.

Nelle vicinanze mi segnalano una bellissima chiesa, madre della chiesa ortodossa lettone: la Cattedrale "Natività di Cristo". Con le sue bellissime cupole color oro, costruita in stile neo-bizantino, ospita le icone tradizionali delle cattedrali ortodosse. Costruita nella seconda metà del 1800, periodo sotto dominio russo, venne costruita con la benedizione dello zar Alessandro II.


Utilizzando anche ora la Riga card, ho potuto usufruire dei mezzi pubblici nel centro città, gratuiti: in questo caso ho preso un tram ed ho raggiunto come ultima tappa della giornata, il teatro Nazionale Lettone. Trovandosi vicino a Bastion Hill, non possono di certo mancare aiuole coloratissime e fontane davanti a questo bellissimo teatro: costruito agli inizi del 1900, rimase chiuso durante il dominio sovietico e riaperto per l’annuncio dell’indipendenza; nonostante ciò è tutt’ora il secondo teatro della città.

Parlando di cucina, la Lettonia non ha un piatto tipico. Nel centro città si possono trovare tanti ristoranti locali ed internazionali. Usano molto il latte e i suoi derivati (yogurt e ricotta), patate, la carne di pollo e le carne di maiale.

Essendo sul mar Baltico tutti pensano di mangiare pesce a volontà, invece no, bisogna accontentarsi di una zuppa chiamata zivju piena: zuppa preparata con una base di latte. Le zuppe sono un piatto molto diffuso nella cucina lettone: ci sono zuppe di cavolo e orzo acido. Tra i primi piatti i buljons coi pirati che sono una sorta di ravioli ripieni di carne. Il secondo: l'arrosto, lo stufato, la carne tritata, la carne sotto sale e il porco in gelatina condito con senape e aceto, ideale per gli amanti dei sapori forti. Insieme al secondo si possono mangiare anche i Pîrâgi, focaccine servite in ogni momento della giornata, anche come spuntino o aperitivo. Per quanto riguarda i dolci abbiamo i klingeris, dei biscotti preparati con zafferano, mandorle, uva passa e cardamomo.

Per le bevande, essendo nel Nord Europa non può mai mancare la birra. Se siete amanti dei super alcolici potete provare il Balsamo Nero di Riga, prodotto esclusivamente in Lettonia. Si tratta di una bevanda nera e densa con un grado alcolico elevatissimo (45 gradi).

Per i più golosi, la Lettonia è madre della casa Laima: pasticceria ormai conosciuta in tutto il mondo per i suoi dolcetti, cioccolatini con menta, vaniglia e altri ingredienti molto appetitosi.


Per una merenda nel pomeriggio consiglio una buonissima gelateria italiana, Gelato Italia, situata dietro alla piazza del municipio (Grecinieku iela per la precisione), con proprietario trasferitosi in Lettonia da Napoli per aprire una gelateria circa una quindicina di anni fa. Dopo aver fatto una chiacchierata mentre assaporavo il mio buonissimo gelato, ho scoperto che in Lettonia le gelaterie rimangono aperte tutto l‘anno, non come qui in Italia che per un breve periodo invernale chiudono. Il gelato è un dolce che si mangia sempre, sia con temperature calde, sia a – 15°C.

Ultimi luoghi da visitare ma non meno importanti: allontanandosi dal centro storico mi dirigo verso Alberta Iela, che con i suoi bellissimi palazzi Art Noveau, ha catturato il mio cuore. In questa via credo di aver speso una metà mattina per ammirare i minimi dettagli delle sculture sulle facciate e i dipinti per fotografarli.

All’interno di uno di questi imponenti edifici si può trovare il museo dell’Art Noveau: inaugurato nel 2009, contiene il mobilio risalente allo stile di vita che si teneva intorno agli inizi del 1900. Si passa dalla cucina, alla sala del the con bellissimi servizi da thè in porcellana, alla dispensa, alle minuscole camere da letto, ai servizi igienici molto scarsi all’epoca e alle stanze della servitù, il tutto con manichini che indossano vestiti dell’epoca, che completano questo magnifico viaggio indietro nel tempo di circa 100 anni.

Come gita allontanandosi dal centro consiglio lo zoo di Riga raggiungibile con il tram dal centro città. Oltre a questo zoo, dove si possono trovare molte varietà di animali, mammiferi, insetti e rettili, si può prendere una pausa riposando la mente e ammirando il meraviglioso paesaggio che si può godere da una delle collinette sempre dentro lo zoo, del lago Kisezers. Lago grande circa 4 ettari, con 3 isolette tutte con tanto verde. Stava arrivando una delle tante perturbazioni e quindi c’erano delle nuvole molto caratteristiche che riflettevano sul bacino del lago. Ho passato una mezz’oretta ad ammirare gli spostamenti e a fotografarle. Ovviamente la pioggia ha preso il sopravvento e mi sono rifugiata sotto alla pensilina del tram che mi avrebbe riportato nel centro città.


Prima di lasciare questa magnifica città non si può non far visita al Riga Central Market (Centraltirgus), per ammirare la grossa quantità di carne e pesce, frutta, verdura e fiori che colorano ogni angolo di questo immenso spiazzo dove ogni giorno i lettoni vengono a rifornirsi di cui hanno bisogno.

Mi dirigo alla stazione dei pullman, all’interno della stazione dei treni, aspettando il bus che mi avrebbe condotto in un altro Stato, in un’altra capitale europea passando per vari paesini e ammirando i magnifici paesaggi delle Repubbliche Baltiche. Questo viaggio mi porterà in Lituania, a Vilnius.


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